Salvavita: cos’é e come funziona
Il salvavita é un dispositivo di sicurezza, conosciuto anche con il termine tecnico di interruttore differenziale. La sua presenza é di vitale importanza all’interno di un impianto elettrico, tanto da essere regolarizzata per legge. Lo scopo del salvavita é quello di interrompere in maniera istantanea il flusso di corrente in caso di guasto, in modo tale da evitare dispersioni elettriche ed eventuale sovraccarico elettrico, proteggendo sia le persone che i dispositivi collegati alla rete principale. Quando il salvavita non funziona, gli sbalzi di corrente possono diventare pressochà© continui, e questo a lungo andare finisce con il danneggiare il corretto funzionamento dell’intero impianto elettrico. Un impianto elettrico a norma deve essere dotato pertanto di un interruttore differenziale, in grado di rilevare la differenza tra le correnti elettriche in entrata e quelle in uscita. Nel caso in cui questa differenza dovesse risultare superiore ad una determinata soglia, il salvavita scatta e l’erogazione di energia viene ad essere immediatamente interrotta.
Perchà© il salvavita scatta? Tutte le possibili cause
Uno dei motivi più frequenti per cui il salvavita scatta é rappresentato da un corto circuito in atto, dovuto a sua volta a qualche tipo di malfunzionamento dell’impianto elettrico. Talvolta può venire ad instaurarsi un contatto tra due conduttori, per cui il salvavita salta in modo da interrompere immediatamente il flusso di corrente ed evitare un sovraccarico elettrico pericoloso. Un’altra situazione molto comune é quella per cui più elettrodomestici sono messi in funzione nello stesso momento e producono pertanto un impegno di potenza eccessivo. Cause meno frequenti ma ugualmente importanti di azionamento dell’interruttore salvavita sono quelle legate al maltempo: fulmini e pioggia intensa possono danneggiare l’impianto e gli elettrodomestici, provocando infiltrazioni d’acqua e condense.
Che cosa fare se il salvavita scatta?
Un salvavita che scatta con una certa frequenza ed apparentemente senza motivo é senza dubbio il segnale che qualcosa non va come dovrebbe. La prima cosa da fare in questi casi é quella di verificare che l’interruttore differenziale non sia danneggiato: per escludere questa possibilità basta semplicemente premere il pulsante del test presente sul quadro elettrico. Se il pulsante non scatta o comunque impiega troppo tempo ad interrompere la corrente, é bene intervenire cambiando il dispositivo. Il passo successivo da compiere é quello di verificare la potenza dell’impianto domestico, andando a ricercare quest’informazione sulla bolletta della luce. Il salvavita, infatti, potrebbe scattare semplicemente perchà© la potenza garantita dal proprio impianto non é sufficiente a soddisfare le esigenze quotidiane.
Che cosa si intende per aumento potenza del contatore
Quando il tipo di contratto stipulato con il proprio fornitore di energia elettrica non rispecchia le necessità reali di consumo domestico, una delle possibili strade da percorrere é quella di richiedere un aumento di potenza del contatore. Questo risulta senza dubbio il sistema più efficace e duraturo per evitare che il salvavita scatti ogni qualvolta in casa ci siano più elettrodomestici in funzione nello stesso momento. Si tratta di una procedura semplice e veloce, in quanto tutto ciò che occorre fare é controllare in bolletta la potenza massima riportata tra i dati di fornitura e la tipologia di contratto luce, e richiedere al fornitore l’erogazione di un livello superiore di energia elettrica.
Manutenzione impianto elettrico e salvavita: tutto quello che c’é da sapere
Un’adeguata manutenzione di impianto elettrico é indispensabile per tutelare la sicurezza e il benessere di chi vive all’interno delle mura domestiche. Queste operazioni di controllo, che prevedono anche l’ausilio di un misuratore di consumo elettrico, devono essere eseguite con cadenza periodica, in modo da riuscire a prevenire problemi ed eventualmente accorgersi con tempestività del fatto che il salvavita non funziona correttamente. Verificare di avere un impianto elettrico a norma, con l’interruttore salvavita pronto ad interrompere la corrente in caso di pericolo di cortocircuito, aiuta anche a preservare il buono stato di funzionamento degli elettrodomestici, che potrebbero rischiare di essere compromessi o danneggiati dai continui sbalzi di tensione.
Monitoraggio del consumo elettrico e misuratore d’isolamento: cosa fare per evitare il sovraccarico
Il modo più efficace per ridurre al minimo i consumi é quello di eliminare tutte le possibili cause di dispersioni elettriche, che é possibile individuare attraverso l’utilizzo di un semplice misuratore d’isolamento. Quando le mura domestiche sono ben isolate, non vi é il rischio di sprechi che potrebbero incidere negativamente in bolletta. Per verificare l’assenza di dispersione tra conduttori e masse metalliche dell’apparecchio, é necessario ricorrere all’ausilio di un misuratore di consumo elettrico. Una volta munitisi di quest’apparecchio, si va a staccare uno alla volta gli elettrodomestici e si esclude l’eventualità che sia proprio un elettrodomestico non ben isolato la ragione per cui il salvavita scatta.
Come risparmiare sul consumo elettrico con wekiwi
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