Come cambiano rispetto alla prima casa le tariffe di luce e gas della seconda casa? L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (ARERA) prevede un tariffario diverso. Partiamo dalla luce. Il costo della bolletta per luce della seconda casa é sempre più alto rispetto a quello che si paga per la prima casa, dove si ha la residenza. Devi tenere conto di questo aspetto oltre a cercare le migliori tariffe per risparmiare, disponibili sul mercato.
La riforma delle tariffe elettriche dall’ARERA é stata avviata sal 1° gennaio 2017 con lo scopo di attuare la Direttiva Europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica, che ha avuto come conseguenza un aumento delle tariffe per l’energia elettrica della seconda casa. Dunque se si ha una casa di villeggiatura bisogna stare attenti ai costi di luce e gas della seconda casa per evitare brutte sorprese. Più che altro, come già anticipato e come vedremo meglio nel prossimo paragrafo, le differenze riguardano l’elettricità .
Quanto costano luce e gas per la seconda casa?
La scelta dell’operatore per luce e gas della seconda casa é importante anche per risparmiare qualcosa sui costi delle utenze dell’abitazione usata per ferie e vacanze. Esistono diversi portali web che ti permettono di confrontare le offerte economiche dei diversi fornitori nel mercato tutelato e nel mercato libero, così che tu possa scegliere le migliori tariffe di luce e gas della seconda casa. Per quanto riguarda il costo della luce, sempre per la seconda casa, dal 2017 la riforma ARERA ha abolito i costi progressivi che aumentavano a secondo del consumo e ha portato alla creazione della tariffa TD (tariffa di distribuzione) che cambia in base al tipo di consumatore.
Il codice TD é integrato da alcuni suffissi provvisori, necessari a identificare la corretta sotto-tipologia di utenza domestica:
TDPC – tariffa ideata per chi ha elevati consumi annui, e l’alimentazione di pompe di calore elettriche ad alta efficienza nella residenza anagrafica.
TDR – tariffa pensata per chi é residente nell’abitazione fino a una potenza massima di 3kW.
TDNR – tariffa destinata alle altre utenze domestiche non residenti in bassa tensione.
In generale, la riforma delle tariffe per l’energia elettrica risulta conveniente per chi ne fa un uso costante, perchà© il costo diminuisce con l’aumentare dei consumi. Ciò comporta, per la bolletta seconda casa, un aumento delle spese fisse e degli oneri di sistema.
Le tariffe relative alla fornitura di gas, invece, dipendono non dal tipo di abitazione, ma dalla posizione geografica e quindi alla zona climatica in cui si trova la casa.
Quanto costano in più le bollette per la seconda casa?
Mentre per la prima casa, dove si ha la residenza, gli oneri di sistema vengono calcolati in funzione del consumo, quindi rappresentano la sola quota variabile, per i non residenti gli oneri di sistema per luce e gas della seconda casa sono calcolati sia in base alla materia prima consumata, sia in quota fissa. Abbiamo visto che a far aumentare di molto i costi per le utenze della seconda casa é la corrente, più che il gas.
Hai appena preso una casa in villeggiatura e non sai come attivare le bollette di luce e gas per la seconda casa? Potresti dover procedere con l’attivazione di luce e gas. In generale, preliminarmente, sappi che:
– se nella casa non c’é il contatore, va fatta una richiesta di allacciamento/installazione ex novo;
– se il contatore esiste ed é attivo, va richiesta la voltura;
– se il contatore esiste, ma, nel frattempo, é stato disattivato, va richiesta l’attivazione.
Come risparmiare sulle utenze seconda casa?
Ci sono alcuni accorgimenti che puoi adottare per risparmiare sulle utenze di luce e gas della seconda casa. Partiamo dalla luce. Fai attenzione alle fasce di consumo: scegli una tariffa monoraria o bioraria in base alle esigenze della tua famiglia. Riduci la potenza del contatore: spesso nelle case vacanze troviamo contatori troppo potenti per l’uso che si fa dell’energia elettrica.
Per tenere bassa la bolletta del gas della seconda casa, invece, potresti anche valutare di attivarla solo per il periodo in cui utilizzi l’abitazione e disattivarla nel resto dell’anno, con l’accortezza di attivare e disattivare con il giusto anticipo per evitare disservizi. Per luce e gas, comunque, puoi scegli un’offerta conveniente nel mercato livero per le utenze non residenziali.
Alcuni decidono di eliminare il problema alla radice facendo a meno del gas nelle case di villeggiatura. Molti appartamenti e contesti abitativi nelle località balneari contemporanei sono progettati per essere utilizzate nella stagione estiva, non prevedono, pertanto, un buon isolamento termico. Dunque un valido impianto serve comunque, anche se non alimentato a gas. Ti stai chiedendo come riscaldare la seconda casa mare senza gas? Le soluzioni non mancano e sono diverse: caldaia elettrica, pompa di calore o il condizionatore che permetterà di rinfrescare gli ambienti in estate e scaldarli in inverno.
Costi fissi della bolletta del gas per la seconda casa
Parlando di costi legati a luce e gas della seconda casa, per quanto riguarda l’elettricità fin qui hai compreso perchà© tenderà a essere più cara per la casa delle vacanze. Se stai pensando al canone Rai, tieni presente é incluso in automatico nella bolletta della luce relativa alle utenze domestiche residenti e dunque, in caso di seconde case non dovrai pagarlo. Come stabilito da ARERA, per i clienti domestici residenti nella casa gli oneri di sistema si calcolano direttamente nella quota energia, perciò sono legati al consumo di energia elettrica. Al contrario, non sono applicate nà© la quota fissa nà© la quota potenza. Per i clienti domestici non residenti, invece, gli oneri di sistema vengono calcolati sia nella quota energia in base al consumo sia nella quota fissa. Quest’ultima prevede un prezzo fisso di 123,66 euro l’anno per ogni punto di prelievo, come indicato dalle tabelle del Servizio Elettrico Nazionale, il principale motivo che causa la maggiorazione delle bollette luce per le seconde case.
Quali sono, invece, i costi fissi della bolletta del gas per la seconda casa? Per le forniture di gas non esiste la distinzione che c’é per la luce. La base di calcolo é la stessa, ma, in base al DPR n.412 del 26 agosto 2013, a variare é la zona climatica. Le zone climatiche per le utenze del gas sono definite attraverso i gradi giorno, ovvero le condizioni climatiche medie. I gradi giorno sono calcolati tenendo conto della differenza tra la temperatura esterna media e una temperatura ideale di 20°C in casa, considerando come periodo di riferimento il numero di giorni in cui si utilizza il riscaldamento. La classificazione in uso prevede:
- Zona A – meno di 600 gradi giorno (Lampedusa, 568 gradi giorno).
- Zona B – tra 600 e 900 gradi giorno (Palermo, 751 gradi giorno).
- Zona C – tra 901 e 1400 gradi giorno (Napoli, 1034 gradi giorno).
- Zona D – tra 1401 e 2100 gradi giorno (Roma, 1415 gradi giorno).
- Zona E – tra 2101 e 3000 gradi giorno (Milano, 2404 gradi giorno).
- Zona F – oltre 3000 gradi giorno (Cuneo, 3012 gradi giorno).
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