La risorsa più importante del futuro sono le energie rinnovabili, per questo motivo numerose sono le strategie oggi messe in atto per riuscire a convertire una parte della produzione energetica in energia solare, eolica, geotermica o idroelettrica. La green economy risulta essere un settore in crescita da anni, e vede le aziende italiane fra le più “verdi†d’Europa.
Inoltre, secondo uno studio pubblicato dalla spagnola Fundacion Renovables nel 2016 la produzione di energia pulita a livello mondiale é cresciuta del 9%. In particolare la capacità di generare energia pulita é aumentata di 161 gigawatt, di cui il 47% prodotto da luce solare, il 34% da energia eolica e il 15.5% da energia idrica. Laura Martin-Murillo, direttrice della Fundacion Renovables, ha dichiarato alla testata giornalistica Xinhua: “L’anno scorso ha dimostrato che la crescita delle rinnovabili é inarrestabile. Le energie rinnovabili ora producono il 9% dell’energia mondiale e il 2016 ha visto un aumento del 9% della capacità “.
Secondo lo studio gli investimenti in energia pulita sono diminuiti, servono ora 0,05 dollari per produrre un kwh elettrico. Si tratta quindi di un’opportunità vantaggiosissima per le economie in crescita come Cina e India, paesi in cui lo sviluppo necessita di grandi approvvigionamenti energetici che non possono affidarsi al carbone. Ma é anche una notizia importante per tutto il mondo, visto che si tratta delle nazioni più popolose della terra, quindi in grado di fare davvero la differenza
Al contrario degli Stati Uniti in cui la decisione del presidente Trump di uscire dall’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici ha privato il paese della possibilità di guidare la battaglia contro il riscaldamento globale. Decisione che potrebbe essere eventualmente rivista.
“Le politiche del presidente Trump portano gli Stati Uniti a perdere un’enorme opportunità di competere nell’ampliamento dell’industria dell’energia rinnovabile. Quindi l’Ue e la Cina hanno molte ragioni economiche importanti per guidare il cambiamento”, ha spiegato il presidente Martin-Murillo.
Bisognerà aspetta il prossimo anno per valutare quanto la decisione degli USA abbia influenzato il clima mondiale e la crescita delle rinnovabili.