M’illumino di meno: come risparmiare sull’illuminazione

La bolletta della luce é un incubo? per evitare spiacevoli sorprese e iniziare a risparmiare segui i nostri consigli.

Quando nella cassetta delle lettere troviamo la bolletta della luce, un brivido ci attraversa la schiena e la giornata tutto ad un tratto sembra essere meno bella, meno calda, meno felice. Eppure risparmiare sulla luce si può e anzi si deve sia per rispetto dell’ambiente che del nostro portafoglio.

In Italia l’importo annuo di energia elettrica destinato all’illuminazione é pari a circa il 13% del consumo totale di elettricità  e ha quindi un peso notevole sulle bollette energetiche dei cittadini e sullo stipendio guadagnato tanto duramente.

Ci sono allora delle regole da seguire, e delle accortezze da conoscere che consentirebbero di spendere il meno possibile. Si potrebbe ad esempio iniziare dal sostituire le lampadine utilizzate più di frequente, come quelle di cucina, salone, e bagno, e risparmiare un discreto 20% all’anno.

E poi fare attenzione a…

  • Non mettere mai da parte il buon senso: tieni accese solamente le luci realmente necessarie e spegnile quando esci dalla stanza anche se sei con l’idea di doverci rientrare a breve.
  • Tra tutti i doveri domestici quello che più detesti é spolverare? Beh allora armati di pazienza e invece della solita pulita distratta sui mobili più in vista, spingiti fino al lampadario e lustralo il più possibile. La polvere é nemica della luce e ne ostacola il passaggio.
  • Sfrutta la luce naturale (che fa bene alla salute) e scegli tappezzerie e rivestimenti adeguati alla diffusione della luminosità .
  • Se possibile installa dei sistemi di controllo del flusso luminoso (sensori di presenza, interruttori crepuscolari o regolatori di flusso capaci di dosare la luce autonomamente) potrai, così facendo, risparmiare fino al 50%.

Ma soprattutto scegli in modo consapevole le lampadine…

Il 31 dicembre 1879 lo statunitense Thomas Edison inaugurò, in modo più o meno lecito, l’illuminazione a incandescenza, perfezionata poi da Coolidge, a Menlo Park, cittadina della California. La lampada in questione venne dotata, nella sua ultima revisione, di un filamento di tungsteno che riscaldandosi (fino a circa 2 700 K) la rendeva una potente sorgente luminosa. Con il tempo però si comprese che una parte considerevole dell’energia veniva dispersa sotto forma di calore e faceva di queste lampadine degli strumenti poco performativi, così tanto sconvenienti che in tempi più recenti l’Unione europea prima e la Cina dopo le hanno vietate del tutto.

Risultano essere molto più efficienti, invece, le lampadine a risparmio energetico o fluorescenti, anche se richiedono una spesa iniziale leggermente più elevata. Un modello a fluorescenza può infatti raggiungere le 10.000 ore di funzionamento a differenza delle 1.000 ore di una lampadina a incandescenza e delle 2.000 di una lampadina a fluorescenza. àˆ stato stimato che passando da quelle al tungsteno a quelle fluorescenti si possono ridurre i costi annuali di circa il 75% annuo.

Ci sono poi le lampadine a LED…

Le performance delle lampadine a risparmio energetico non vi soddisfano? Pretendete di più? Allora quello che fa al caso vostro sono le lampadine a LED che si basano sull’emissione di fotoni da parte di diodi alimentati da un circuito elettronico. In questo caso il risparmio rispetto alle tradizionali lampadine alogene arriva anche all’80-90%, mentre la durata si aggira attorno alle 50.000 ore di utilizzo. Se prima il colore poteva essere un deterrente, perchà© troppo freddo, le tecniche più recenti hanno fanno in modo che risultasse più confortevole.

Comunque risparmiare sulla bolletta, sia essa del gas oppure elettrica, é più semplice se si sceglie in modo oculato un fornitore che consenta di monitorare costantemente i vostri consumi e accrescere le nostre consapevolezze.