Condizionatori portatili o fissi: qual è la strada migliore verso il risparmio?
L’installazione di un condizionatore é spesso necessaria per rimediare alla calura estiva e ritrovare un po’ di sollievo nella propria abitazione. Quando si decide di refrigerare una o più stanze con un condizionatore, il primo quesito che si pone é la scelta tra un apparecchio portatile oppure un impianto fisso. Ma quali sono le differenze tra questi due sistemi? Quale dei due consente di limitare maggiormente i costi a breve e lungo termine?
La prima differenza tra un condizionatore portatile e uno fisso eÌ€ il prezzo iniziale per l’acquisto dell’apparecchio e per le procedure di installazione: mentre per un condizionatore portatile eÌ€ possibile cavarsela con poche centinaia di euro, l’impianto fisso risulta piuÌ€ costoso e richiede un intervento piuÌ€ invasivo tra le mura domestiche. A seconda del modello che si sceglie, tuttavia, esistono delle strategie generali che consentono di contenere in modo significativo le spese a lungo termine, aiutandoci ad ammortizzare la spesa dell’impianto con bollette energetiche incredibilmente leggere. Se si opta per un modello con tecnologia inverter, ad esempio, saraÌ€ possibile mantenere la temperatura della propria stanza costante evitando sprechi energetici e la necessitaÌ€ di intervenire manualmente su un classico circuito ON/OFF, uno dei meccanismi che piuÌ€ contribuisce al consumo energetico nei condizionatori di vecchia generazione. Anche le dimensioni dell’apparecchio che andiamo a installare in un appartamento incidono sui costi: nella scelta del modello da acquistare eÌ€ sempre bene fare i conti con le reali necessitaÌ€ in relazione all’ambiente in cui desideriamo installare l’apparecchio.
Quanto costa installare un condizionatore?
Se per i condizionatori portatili i costi di installazione sono pressocheÌ trascurabili – Soprattutto nei nuovi modelli, privi di tubo di scarico, che non richiedono di modificare neÌ tagliare muri o finestre – i condizionatori a parete richiedono spesso l’intervento di un professionista del settore per essere avviati. Per i piuÌ€ intraprendenti sono disponibili dei kit fai-da-te per l’installazione autonoma dei condizionatori a parete: con un po’ di manualitaÌ€ e qualche conoscenza base di idraulica si puoÌ€ ottenere un buon risultato con il proprio condizionatore nel giro di poche ore (e con una spesa totale di circa 50-60 euro). Per chi non ama avventurarsi nel mondo del bricolage improvvisato (o ritiene di non averne le competenze) eÌ€ sempre possibile rivolgersi a tecnici specializzati: il costo dell’installazione dell’impianto, in questo caso, dipenderaÌ€ dalla complessitaÌ€ dell’apparecchio acquistato. Se gli impianti base possono essere installati con una spesa di circa 200-300 euro, piuÌ€ complessa eÌ€ la situazione nel caso di montaggio di un condizionatore dual o multi-split: la progettazione di sistemi ad-hoc per il proprio appartamento potraÌ€ far lievitare, in questo caso, i costi di installazione fino a un costo di 600-800 euro a impianto.
Quanto è importante la manutenzione dei condizionatori?
Quando un condizionatore viene utilizzato in modo estensivo durante la stagione estiva eÌ€ sempre bene preoccuparsi della qualitaÌ€ dell’aria che questo produce in uscita: muffe e batteri possono infatti contaminare il condizionatore causando conseguenze (talvolta anche gravi) sulla salute di chi la respira. Progettare un buon piano di manutenzione nell’arco degli anni eÌ€ dunque un passo importantissimo quando si acquista un condizionatore: per gli impianti installati in luoghi pubblici e uffici, inoltre, vige l’obbligo di sanazione ogni due anni.
Pulizia dei condizionatori: in cosa consiste e a chi rivolgersi
Periodicamente (e soprattutto dopo periodi di lungo inutilizzo come la stagione invernale) eÌ€ consigliabile pulire a fondo il proprio condizionatore. La buona notizia eÌ€ che non eÌ€ necessario chiamare un tecnico specializzato per eseguire questa procedura: l’importante eÌ€ documentarsi in modo preciso sui punti critici di accumulo di polvere e sporco nel proprio modello di impianto. In generale, la pulizia del condizionatore viene eseguita in due fasi: il cambio dei filtri e la pulizia del motore esterno. Per il primo passo eÌ€ importante assicurarsi di rimuovere lo sporco piuÌ€ ostinato, che potrebbe costituire l’habitat ottimale per muffe e batteri, terminando il lavoro con l’applicazione di uno spray disinfettante germicida professionale. Per la pulizia del motore, invece, eÌ€ possibile procedere con un panno umido o con una scopa da esterni: nei casi piuÌ€ critici, infine, lo sporco puoÌ€ essere rimosso con un aspirapolvere portatile.
Cosa fare in caso di perdite di gas refrigerante?
Quando un condizionatore non raffredda piuÌ€ in modo efficace eÌ€ possibile che si sia verificata una perdita di gas nelle sue tubature interne. Le cause di disfunzioni di questo tipo possono essere molteplici, ma le piuÌ€ comuni sono due: errori durante la fase di installazione o una manutenzione inadeguata. In entrambi i casi, per effettuare la ricarica del condizionatore, eÌ€ sempre bene rivolgersi a un tecnico del settore: in questo modo, infatti, non solo verraÌ€ ristabilito il normale flusso di gas all’interno dell’apparecchio (fondamentale per scambiare il calore con la superficie esterna dell’ambiente) ma saraÌ€ possibile verificare le cause dell’avvenuta perdita. Ricorda: un condizionatore che funziona bene non ha perdite: quando queste si verificano, dunque, bisogna intervenire alla radice del problema per evitare l’aumento ingiustificato dei consumi energetici.
Installare un condizionatore conviene davvero: bonus e detrazioni sul condizionatore applicabili da subito
Quando acquisti un nuovo condizionatore o rinnovi il tuo appartamento installando un impianto ad alta efficienza energetica (come, appunto, le pompe di calore) il risparmio raddoppia: oltre ad ammortizzare i costi in bolletta, infatti, anche lo Stato ti aiuta con una serie di detrazioni ed ecobonus ad alto rendimento.
Con la legge di stabilitaÌ€, ad esempio, sono previste importanti agevolazioni fiscali che ti permettono di recuperare dal 50 al 65% della tua spesa iniziale grazie a quello che viene definito “bonus condizionatori 2019â€. Questo non eÌ€ altro che una detrazione IRPEF ideata per ridurre i consumi nazionali e gli sprechi energetici di ogni famiglia, incentivando l’utilizzo di sistemi di riscaldamento e raffreddamento di classe energetica ottimale.
Con gli ecobonus nazionali, inoltre, eÌ€ possibile portare in detrazione dalla propria dichiarazione dei redditi i costi sostenuti per l’installazione di un condizionatore di nuova generazione. Anche in questo caso, il tetto massimo del rimborso raggiungeraÌ€ il 65% della spesa iniziale (compresa l’installazione).
Risparmiare in bolletta con l’uso intelligente del condizionatore
Quando si decide di installare dei condizionatori, adottare delle buone abitudini per un uso consapevole e intelligente dell’energia elettrica sono la chiave per massimizzare il tuo risparmio in bolletta. In particolare:
- Non lasciare il condizionatore acceso quando non ce n’eÌ€ bisogno
- Utilizza sempre il condizionatore con porte e finestre chiuse
- Prediligi macchine moderne, con tecnologia inverter e classe energetica elevata
Grazie al libero mercato dell’energia elettrica, inoltre, oggi puoi scegliere il piano tariffario che piuÌ€ si addice alle tue esigenze: ad esempio, wekiwi, ti offre interessanti offerte luce sia a prezzo fisso che a prezzo variabile per soddisfare al meglio le tue necessitaÌ€ famigliari. Non solo: con il sistema di ricarica mensile hai sempre sotto controllo i tuoi consumi e puoi iniziare a risparmiare sulla bolletta con un utilizzo piuÌ€ consapevole dell’energia!