Se ti sei trasferito in una nuova casa o hai smarrito le bollette, potresti non sapere con quale gestore di energia elettrica sei attualmente attivo. Questa informazione è fondamentale, sia per gestire al meglio il contratto di fornitura che per effettuare operazioni come la voltura o il cambio di fornitore. Esistono diversi modi per risalire al proprio fornitore di luce, anche senza avere a disposizione una bolletta. Se ti stai chiedendo come faccio a sapere con quale gestore della luce sono, in questa guida vedremo passo dopo passo come scoprirlo.
Perché è importante conoscere il proprio fornitore di energia elettrica?
Perché è importante sapere il fornitore di luce e gas? In molti casi, chi viveva nell’abitazione prima di te potrebbe non aver disdetto il contratto di fornitura. Scoprire subito il nome del fornitore è essenziale per diversi motivi:
– verificare eventuali morosità: se il precedente inquilino ha lasciato bollette non pagate, potrebbero esserci problemi con il contatore o richieste di pagamento da parte del gestore.
– Effettuare la voltura: conoscere il fornitore ci permette di intestare il contratto a nostro nome o, se preferiamo, di cambiare operatore scegliendo un’offerta più conveniente.
– Richiedere assistenza e manutenzione: In caso di guasti o malfunzionamenti, sapere chi è il fornitore semplifica le richieste di intervento.
A volte, però, individuare l’attuale gestore può risultare complicato per diversi motivi:
– l’ex inquilino non ha comunicato il nome del fornitore.
– Non si conosce il precedente occupante o non è reperibile.
– Non si ha accesso a una bolletta recente.
Se ti trovi in questa situazione e ti stai scervellando (Come faccio a sapere con quale gestore sono?, ti starai domandando), esistono comunque diverse strade praticabili.
Differenza tra fornitore e distributore di energia
Il mercato dell’energia coinvolge diversi attori, ognuno con un ruolo ben preciso. Tra questi, è fondamentale distinguere tra fornitore e distributore di energia elettrica, due figure che operano in ambiti diversi:
– Il fornitore si occupa della vendita dell’energia ai clienti finali, gestendo i contratti e l’emissione delle bollette.
– Il distributore è responsabile del trasporto e della consegna dell’energia a livello locale, oltre a occuparsi della manutenzione della rete e della lettura dei consumi.
I fornitori di energia sono aziende, pubbliche o private, che vendono l’energia ai consumatori finali. Acquistano l’energia sul mercato all’ingrosso, nazionale o estero, e la rivendono agli utenti attraverso contratti di fornitura personalizzati. Sono loro a emettere le bollette e a offrire diverse tariffe e promozioni.
Con la liberalizzazione del mercato, i consumatori possono scegliere il proprio fornitore in base alle offerte più convenienti, nel rispetto delle normative stabilite dall’Autorità per l’energia. Il distributore di energia è la società che trasporta l’energia dalla rete nazionale fino alle abitazioni, ai negozi e alle aziende. Oltre alla distribuzione, si occupa di:
– installazione e gestione dei contatori, che sono di sua proprietà;
– lettura dei consumi, fornendo i dati ai fornitori per l’emissione delle bollette;
– interventi tecnici, come riparazioni e manutenzione della rete locale.
A differenza del mercato dei fornitori, quello della distribuzione è regolato: ogni zona ha un distributore assegnato, e non è possibile sceglierne uno diverso.
Un altro attore chiave nel sistema energetico è il gestore della rete, che si occupa del trasporto dell’energia su scala nazionale, tramite le infrastrutture principali. Questo servizio, chiamato dispacciamento, assicura che l’energia arrivi dai punti di produzione ai distributori locali e ai grandi utenti industriali. In Italia, alcune società hanno il monopolio sulla gestione delle reti di distribuzione nazionali di elettricità e gas, garantendo il funzionamento dell’intero sistema energetico.
Come capire chi è il fornitore di energia elettrica?
Il POD (Point of Delivery, ovvero “punto di consegna”) è un codice alfanumerico che identifica in modo univoco un’utenza elettrica. In pratica, è il punto fisico in cui l’energia viene prelevata dalla rete di distribuzione e consegnata al cliente. Possiamo paragonarlo a un codice fiscale, ma riferito alla fornitura di energia elettrica. È fondamentale non confondere il POD con il PDR (Punto di Riconsegna), che invece identifica la fornitura di gas, né con il codice cliente, un numero assegnato dal fornitore per la gestione amministrativa. A differenza del codice cliente, che cambia in caso di cambio fornitore, il POD resta sempre lo stesso perché è associato al contatore e non all’intestatario del contratto. Il codice POD viene generato automaticamente al momento dell’allacciamento dell’utenza e ha una lunghezza di 14 o 15 caratteri. Segue sempre una struttura precisa:
- IT (che indica l’Italia).
- Tre cifre che identificano la società di distribuzione.
- La lettera “E”, stabilita dall’Autorità per l’energia.
- Otto o nove cifre che rappresentano il codice identificativo del contatore.
Per trovare il codice POD, si possono seguire diversi metodi:
- Sulla bolletta della luce, nella sezione dedicata ai dati della fornitura.
- Chiedendolo al proprio fornitore, fornendo i dati dell’intestatario del contratto.
- Sul contatore, anche se i modelli più recenti potrebbero riportarne solo una parte.
Se si dispone del codice POD, è possibile utilizzarlo per scoprire qual è il fornitore di energia elettrica associato all’utenza. Per farlo, si possono seguire due strade:
– rivolgersi allo Sportello per il Consumatore di ARERA, utilizzando il servizio SMART Info;
– contattare il distributore locale, che ha sempre accesso a queste informazioni. In questo caso, sarà necessario inviare una richiesta (di solito via fax) e si riceverà una risposta entro 30 giorni.
Grazie a queste soluzioni, è possibile recuperare l’informazione anche senza una bolletta a disposizione.
Come vedere a chi sono intestate le utenze?
Quando si entra in possesso di un nuovo immobile con una fornitura di gas attiva, è possibile effettuare una voltura, ovvero il cambio di intestazione del contratto senza interrompere il servizio.
Tuttavia, capita spesso di non sapere chi sia l’intestatario attuale del contatore o quale sia il fornitore a cui inviare la richiesta di voltura, soprattutto in assenza di una bolletta da cui reperire queste informazioni. Ciò può verificarsi in diversi casi:
– quando il precedente inquilino ha lasciato l’immobile in fretta senza chiudere il contratto di fornitura;
– in caso di eredità di un immobile, quando non si ha modo di contattare i vecchi proprietari per ottenere dettagli sulla fornitura.
Di fronte a queste incertezze, molti si chiedono come scoprire a chi è intestato un contatore del gas e quali passi seguire per ottenere questa informazione.
Va chiarito un aspetto fondamentale: se il gas è fornito a livello condominiale, ad esempio tramite un impianto di riscaldamento centralizzato, non esiste un contatore individuale per ogni unità abitativa. In questo caso, il contatore è unico per tutti i residenti e il contratto è intestato al condominio.
Negli edifici con più appartamenti, infatti, le spese del gas vengono suddivise tra i condomini in base ai millesimi di proprietà. Poiché il condominio è un’entità fiscale a sé, l’amministratore è responsabile della richiesta del codice fiscale condominiale all’Agenzia delle Entrate, permettendo così l’intestazione delle utenze direttamente alla collettività. Se, invece, la fornitura è individuale, sarà necessario risalire all’intestatario del contatore per procedere con la voltura. In questi casi, esistono diverse modalità per ottenere l’informazione, come la richiesta al distributore locale.
Cosa fare dopo aver identificato il proprio fornitore?
Il passaggio a un nuovo fornitore di energia elettrica è noto con il termine inglese switch. Una volta individuata l’offerta più conveniente, sarà sufficiente sottoscrivere il nuovo contratto, in formato cartaceo o digitale, se si procede online. Da quel momento, sarà il nuovo fornitore a gestire l’intero processo, comunicando al precedente l’avvenuto cambio.
Non esistono vincoli contrattuali che limitino la possibilità di cambiare fornitore: puoi effettuare lo switch tutte le volte che lo desideri, per qualsiasi motivo.
Cosa succede quando cambio fornitore? Potrebbe essere un’altra domanda che ti ronza per la testa. Non dovrai avvisare il vecchio fornitore, perché sarà il nuovo a occuparsi della comunicazione. Non ci sarà alcuna interruzione del servizio: la fornitura di energia proseguirà senza interruzioni. Il contatore rimarrà lo stesso, senza necessità di sostituzione o interventi tecnici.
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