àˆ da un po’ che si parla di case green e gli Stati membri dell’Unione Europea sono in ballo per attendere le decisioni finali e le misure che saranno stanziate e che dovranno essere seguite a livello comunitario. A metà gennaio 2024 il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla Direttiva Case Green che punta a ridurre le emissioni inquinanti e il consumo di energia nell’ambito dell’edilizia entro il 2030. Entro il 2050, invece, é fissato il termine per raggiungere la neutralità climatica.Â
Per quanto riguarda, intanto, l’obiettivo intermedio per gli immobili, ci saranno da sostenere costi abbastanza elevati per il passaggio per riqualificare edifici che attualmente sono classificati F e G. Spetterà all’esecutivo tricolore trovare i giusti incentivi. Secondo l’Istat in Italia ci sono circa 12 milioni di edifici residenziali. Tra essi 5 milioni richiedono gli interventi più urgenti appartenendo alle classi energetiche meno performanti.Â
Cosa sono le case green?
Le case green sono abitazioni ideate e costruite allo scopo di ridurre al minimo l’impatto ambientale e massimizzare l’efficienza energetica. Queste residenze sono progettate considerando diversi parametri come:Â
- la scelta dei materiali
- la localizzazioneÂ
- il design
- la gestione dei rifiuti.Â
Per quello che riguarda case green e direttiva europea, c’é tutta una serie di caratteristiche principali che devono avere queste abitazioni ecologiche e sostenibili. Vediamo le principali. Â
- Le case ecologiche utilizzano design smart, isolamento avanzato, finestre ad alta efficienza energetica e sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti per ridurre il consumo energetico.
- Molte abitazioni green presentano un mix di fonti di energia rinnovabile come pannelli solari, turbine eoliche o sistemi di energia geotermica.Â
- Sono utilizzati materiali ecologici e sostenibili come:
- legno certificato
- isolanti naturali
- vernici a basso impatto ambientaleÂ
- materiali riciclati.
- Le case ecologiche spesso includono apparecchi per il risparmio idrico, impianti di filtrazione e sistemi di raccolta delle acque piovane.Â
- Le abitazioni sostenibili sono progettate considerando l’orientamento solare, la ventilazione naturale e altre caratteristiche che sfruttano le condizioni climatiche locali.Â
- Vengono impiegate pratiche di riduzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti.Â
Cosa succede alle case nel 2030?
Per le case green a emissioni zero, come anticipato, un primo traguardo é fissato per il 2030. Â
La direttiva prevede passaggi intermedi:
– il consumo energetico degli edifici non residenziali devono essere ridotti del 16% entro il 2030;
– la riduzione si aggira intorno al 20-22% per gli edifici residenziali, da raggiungere entro il 2035. Â
Per quanto riguarda sempre case green e Direttiva europea, gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno adottare misure per:Â
- decarbonizzare gli impianti di riscaldamento
- eliminare gradualmente i combustibili fossili dal riscaldamento e dal raffreddamento.Â
Si punta anche a eliminare le caldaie a combustibili fossili (a gas) in modo graduale, e comunque entro il 2040.Â
Cosa succederà alle case in classe G?
La nuova Direttiva europea sulle case green mira a rendere gli immobili sempre più ecologici e sostenibili. àˆ per questo che secondo vari esperti gli edifici che rientrano attualmente nella classe energetica G possono costituire un’opportunità interessante dal punto di vista degli investimenti.Â
Infatti questo tipo di case possono essere acquistati a un prezzo vantaggioso. Certo, occorre aggiungere la spesa per la riqualificazione in ottemperanza a quanto previsto per le case green dalla direttiva europea. Ma bisogna ricordare che per passare a due o tre classi energetiche superiori non servono opere troppo invasive.Â
Alcune migliorie possono essere, per esempio:Â
- il cappotto termicoÂ
- nuovi impianti e finestreÂ
- pannelli solari
- nuove caldaieÂ
Nuova direttiva europea: cosa succederà ?
La nuova direttiva europea sulle case green ha fissato anche altri obiettivi:Â
– la dismissione degli impianti di riscaldamento a combustibili fossili entro il 2040;
– l’eliminazione degli incentivi per le caldaie autonome a partire dal 2025;
– l’installazione di pannelli solari solo sugli edifici pubblici, sempre dal 2025 (per gli edifici residenziali se ne parla dal 2030).Â
Per quanto riguarda le costruzioni ex novo, ecco cosa prevede per le case green la direttiva:Â
– dal 2028 gli edifici pubblici costruiti da zero dovranno essere tutti a emissioni zero;
– entro il 2028 le nuove costruzioni dovranno essere dotate di sistemi fotovoltaici;
– dal 2030 anche residenze private dovranno essere a zero emissioni.
Nell’ottica delle case green la scelta del fornitore energetico risulta ancora più cruciale.Â
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