Cambio fornitore luce e gas: quale scegliere a Bologna

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Con la liberalizzazione del mercato dell’energia, ogni consumatore ha la libertà di scegliere e fare il cambio del fornitore di luce e gas a Bologna, selezionando quelli che meglio soddisfano le sue esigenze di consumo energetico, senza dover affrontare particolari formalità burocratiche. Bologna, capoluogo dell’Emilia Romagna, è la settima città più popolosa d’Italia con una popolazione di 388.367 abitanti. La città ospita 205.050 famiglie, e l’età media dei suoi abitanti è di 46,4 anni. Il reddito medio annuo ammonta a € 20.571.

Quello che è importante sapere sul cambio del fornitore di luce e gas a Bologna è la società responsabile della vendita di energia al cliente finale. Il suo compito principale consiste nell’acquistare energia dal distributore locale e rivenderla sia ai privati che alle imprese. È il punto di contatto abituale per l’utente, poiché segue tutto l’iter del contratto, dalla sua sottoscrizione fino alla risoluzione. Si occupa anche di tutte le pratiche amministrative necessarie, come il cambio di fornitore, e può interfacciarsi con il distributore per richiedere, ad esempio, un nuovo allaccio di luce o gas. Un’altra funzione del fornitore è quella di fatturare, in bolletta, il costo relativo alla lettura dei contatori effettuata dai distributori locali.

Cosa devo fare per cambiare fornitore luce e gas?

Sempre più famiglie scelgono di effettuare il cambio di fornitore di luce e gas a Bologna. I motivi principali di questo passaggio sono principalmente legati al risparmio. Spesso si nota che le bollette di luce o gas diventano più elevate nel tempo, e si cerca un’offerta più conveniente che meglio si adatta alle nuove esigenze. Un altro motivo per cambiare fornitore di energia è legato alle necessità di possibili traslochi: quando ci si trasferisce in una nuova abitazione dove il contatore è già installato, è importante evitare di accettare un contratto predefinito. In questo caso, è necessario effettuare una voltura con il vecchio fornitore, per poi procedere con un nuovo contratto più vantaggioso. Dal gennaio 2023, poi, con la fine del mercato tutelato, molti utenti scelgono di passare al mercato libero per approfittare di tariffe più competitive e promozioni dedicate ai nuovi clienti.

Per poter effettuare il cambio del fornitore di luce e gas a Bologna, è sufficiente firmare un nuovo contratto con il nuovo fornitore. Non occorre comunicare il passaggio al vecchio operatore: lo farà il nuovo. Al momento della stipula del documento, è importante avere a portata di mano i seguenti documenti:

  • Documento d’identità
  • Codice fiscale
  • IBAN per la domiciliazione bancaria (opzionale)
  • Bolletta del precedente fornitore
  • Codice POD per la luce
  • Codice PDR per il gas

Il cambio di fornitore di lice e gas a Bologna può richiedere mediamente dai 30 ai 60 giorni. È importante sottolineare che cambiare fornitore di energia non implica necessariamente un cambiamento del distributore. Non ci sarà nessuna interruzione nella fornitura di luce e gas, e non è necessario modificare il contatore.

Quanto costa cambiare fornitore di luce e gas a Bologna?

Il cambio fornitore luce e gas a Bologna e in altre città italiane è sempre gratuito. Gli eventuali costi che possono essere addebitati riguardano principalmente le imposte e il deposito cauzionale. Quest’ultimo rappresenta una sorta di garanzia che il fornitore richiede per tutelarsi da eventuali morosità, ed è stabilito dalla legge, con un massimo di 11,50 euro per ogni kW impegnato. Il deposito cauzionale viene restituito alla fine del contratto e, in genere, non è richiesto se si opta per l’addebito diretto sul proprio conto corrente.

Ricorda che non è possibile cambiare fornitore luce e gas a Bologna e nel resto d’Italia se si è in stato di morosità. Prima di poter effettuare il passaggio, il cliente deve saldare le bollette non pagate con la precedente società di vendita. Solo dopo aver regolarizzato la propria situazione potrà sottoscrivere un nuovo contratto. Nel caso in cui si acquisti o affitti un immobile dove ci sono bollette di luce e gas insolute da parte del vecchio inquilino, è possibile richiedere la voltura o il subentro. In questo caso, non è necessario saldare il debito, ma il fornitore potrebbe rifiutare il passaggio. Se ciò accade, si deve richiedere la cessazione amministrativa del contratto con il vecchio inquilino e avviare un nuovo contratto con una diversa azienda fornitrice.

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