Caldaia a condensazione: ecco le caratteristiche
Nel panorama dei sistemi di riscaldamento domestico le caldaie a condensazione rappresentano l’ultima frontiera per il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento. La caldaia a condensazione sfrutta una particolare tecnologia che recupera gran parte del vapore contenuto nei fumi di scarico trasformandolo in energia per riscaldare l’acqua di ritorno ai radiatori. Questo riutilizzo comporta una minore temperatura dei fumi di scarico e una minore emissione di sostanze inquinanti.
Queste caldaie di ultima generazione sono costruite con materiali resistenti come acciaio inox, leghe in alluminio e silicio che fanno ottenere un’efficienza termica elevata sfruttando il 98% dell’energia termica.
Come funziona la caldaia a condensazione?
La caldaia a gas tradizionale utilizza soltanto una parte dei fumi prodotti dalla combustione disperdendo nell’ambiente il resto del vapore acqueo attraverso il camino. Ma insieme al vapore acqueo viene eliminata anche il 15% dell’intera energia prodotta. Ma non é tutto: questa dispersione di energia comporta una forte limitazione del rendimento della caldaia che al suo culmine raggiunge al massimo l’85%.
Al contrario di quelle tradizionali, la caldaia a condensazione utilizza un sistema innovativo che fa condensare il vapore prima che venga convogliato nel camino e lo immette nell’impianto di riscaldamento sotto forma di energia per riscaldare l’ambiente.
Il recupero dei fumi prodotti dalla combustione non necessita dell’uso di altro combustibile determinando così una riduzione del consumo medio di energia del 35% e una riduzione del 70% delle emissioni di monossido di carbonio e di azoto NOx.
Caldaia e altri sistemi di riscaldamento: quali differenze?
Una caratteristica della caldaia a condensazione é un’efficienza superiore rispetto ad altri sistemi di riscaldamento. Ha un rendimento superiore alla pompa di calore, che dovendo trasformare e trasferire il calore esterno verso l’interno comporta uno spreco di energia soprattutto in climi freddi.
La caldaia a biomassa ha sì il vantaggio di utilizzare combustibili economici, come la legna e il pellet, e di produrre basse emissioni di agenti inquinanti, tuttavia per le sue dimensioni maggiori necessita di spazi più grandi in cui non ci sia rischio di incendio.
La caldaia a pellet, che ha dalla sua la capacità di fornire un tipo di riscaldamento ecologico, impiegando un combustibile a impatto zero sull’ambiente, presenta alcuni difetti: periodicamente deve essere ripulita della cenere che si é accumulata, deve essere sistemata in un ripostiglio o in uno sgabuzzino, il costo di acquisto e dell’installazione per ora sono molto più elevati rispetto della caldaia a condensazione.
Caldaia a condensazione: perchà© conviene?
La caldaia a condensazione oggi più che mai viene vista come una risposta ecologica alle esigenze di riscaldamento perchà© offre una serie di vantaggi sia in termini di efficienza che di risparmio economico. Il recupero dei fumi del vapore acqueo evita che il calore venga disperso nell’atmosfera, il suo riutilizzo permette di produrre calore aggiuntivo. I valori di rendimento termico sono molto alti e il risparmio economico che ne consegue é netto: raggiungere il 35%.
La maggiore efficienza della tecnologia a condensazione riduce l’uso di combustibili inquinanti fornendo un contributo sostanziale per la salute dell’ambiente. Un altro vantaggio significativo é dato dai ridotti costi di gestione, difficili da ottenere con altri sistemi di riscaldamento, e l’ottima percentuale di risparmio si noterà già dalla prima bolletta. Inoltre, non sono previste spese aggiuntive alla manutenzione ordinaria che occorre fare una volta all’anno.
A questi vantaggi si aggiunge che chi sceglie di installarla non ha l’obbligo di collegarla a canne fumarie, a camini o a sistemi di scarico da porre sopra il tetto. Un ultimo aspetto positivo é la possibilità di ottenere le detrazioni fiscali.
Caldaia a condensazione: qual é la normativa in vigore?
àˆ del 26 settembre 2015 la direttiva Eco-Design secondo cui i produttori possono immettere sul mercato solo caldaie a condensazione. Questa direttiva aveva l’obiettivo di importare meno gas, di risparmiare sul petrolio, di minimizzare le emissioni di Co2, di tagliare i costi delle bollette. L’obbligatorietà della caldaia a condensazione é da ravvisare nella sua capacità di raggiungere la classe energetica A e un notevole rendimento con una riduzione dei costi e una tutela maggiore dell’ambiente. La legge stabilisce che le caldaie con la tecnologia a condensazione possano scaricare i fumi direttamente in facciata attraverso condotti di emissione non solo verticali ma anche orizzontali.
Detrazioni fiscali per caldaia a condensazione: come si ottengono?
Chi decide di sostituire la vecchia caldaia o di installare una caldaia a condensazione ha diritto alle detrazioni fiscali del 50% se questa appartiene alla classe energetica A. Se si installano anche dei sistemi di termoregolazione le detrazioni arrivano fino al 65%. Cambiare la caldaia preesistente o installarne una nuova rientra nelle detrazioni fiscali perchà© é considerato un intervento volto a migliorare il risparmio energetico. La detrazione per la spesa della caldaia si ottiene presentando la dichiarazione dei redditi con il modello 730 o con il Modello Unico dell’anno successivo all’installazione.
Come risparmiare in casa: qualche consiglio pratico
In un periodo in cui la ricerca di sistemi di riscaldamento a basso consumo energetico va di pari passo con l’esigenza di tutelare l’ambiente, la caldaia a condensazione offre alle famiglie un modo per risparmiare in casa. Se si mettono in pratica alcuni accorgimenti si possono ottimizzare i consumi per passare da un risparmio energetico del 35% al 45%.
Regolare la temperatura ambiente diurna fino a un massimo di 20° e a 16° nelle ore notturne, chiudere bene porte e finestre, installare valvole termostatiche nei radiatori e fare un ricambio d’aria quando non si utilizza la caldaia sono solo i primi consigli per risparmiare sul riscaldamento in casa.
Inoltre, il risparmio aumenta anche in bolletta se si sceglie un buon fornitore di gas ed energia elettrica, come wekiwi, che offre gli strumenti per un consumo consapevole dell’energia e tariffe trasparenti per un reale risparmio. Wekiwi permette infatti di scegliere la propria carica mensile commisurata ai consumi effettivi e di monitorarli in qualsiasi momento tramite l’app.