Oggigiorno le classi energetiche di edifici, appartamenti, veicoli ed elettrodomestici appartengono a un sistema di valutazione volto ad indicare l’efficienza energetica di diversi prodotti o sistemi. In questo sistema di classificazione rientra anche la nuova classe energetica F.
Per comprendere al meglio le caratteristiche associate alla classe energetica F, é necessario considerare il contesto di riferimento e gli oggetti o luoghi a cui si applica. Nei prossimi paragrafi vedremo anche alcune strategie per migliorare la classe energetica, le prestazioni e l’impatto ambientale.
Che consumo ha la classe F?
In generale, lo scopo legato all’introduzione delle classi energetiche degli edifici o di apparecchi elettronici d’uso comune é quello di promuovere l’efficienza energetica e sostenere lo sviluppo e l’adozione di prodotti più efficienti dal punto di vista energetico. Come già accennato, le classi energetiche come la nuova classe energetica F possono cambiare in base alla tipologia del prodotto. Ad esempio, per gli edifici le classi energetiche vanno da A (a A+) a G.
Per gli elettrodomestici, invece, si spazia dall’etichettatura A+++ a D. àˆ il caso della classe energetica F di un frigorifero, ma anche eventualmente di lavatrici, lavastoviglie e condizionatori d’aria. La classe F, identificata da un colore arancione scuro simile al mattone, é indicata nella nuova classificazione energetica con una barra sopra la lettera G. Viene ancora considerata una categoria a basso risparmio energetico, equivalente alla precedente classe A+ nella vecchia nomenclatura. Sebbene i dettagli specifici possano variare a seconda del tipo di apparecchio o dispositivo utilizzato, la F si riferisce a un consumo di energia relativamente alto.
Come migliorare una classe energetica F?
Una volta compreso il significato della classe energetica F per gli elettrodomestici, ossia che tale classe tendenzialmente comporta un consumo e una spesa di energia elevati, é preferibile acquistare apparecchiature con una classificazione energetica più alta (A, A+ o B), se si desidera contenere i costi. Ma non é l’unica strada percorribile. Infatti, se si ha già in dotazione un dispositivo che appartiene alla nuova classe energetica F, si possono adottare alcune precauzioni.
Ad esempio, si può configurare al meglio il device in modo da utilizzarlo nella maniera più efficiente.
Se stiamo parlando di un condizionatore d’aria o di una lavatrice, si può impostare ad hoc la temperatura adeguata o il ciclo di lavaggio, disattivando funzioni superflue o altre modalità che comportano ulteriori consumi e spese, e talvolta anche sprechi. Inoltre, può essere opportuno ridurre i tempi di utilizzo di un apparecchio, come un computer o un televisore, che possono essere spenti tranquillamente quando non vengono utilizzati. Bisogna ricordare poi, di chiudere sempre gli interruttori e i timer, visto che anche lo stand-by comporta un certo consumo di energia con relativo effetto sulla bolletta.
Come passare dalla classe F alla classe D?
Ora che hai compreso a cosa corrisponde la nuova classe energetica F, ed anche alcuni accorgimenti che servono per risparmiare energia e costi in bolletta, esaminiamo un altro caso pratico. La classe F si riferisce a vari elettrodomestici, come già segnalato, tra cui lavatrici e lavastoviglie. Molti si chiedono come fare a passare dalla classe energetica F della lavastoviglie alla classe energetica D, una variazione che aiuterebbe a migliorare le prestazioni e a ridurre l’impatto ambientale.
Come già indicato in precedenza, se si deve fare un nuovo acquisto, conviene orientarsi subito verso un dispositivo con etichetta energetica di classe D. Altrimenti, oltre alle strategie indicate nel paragrafo precedente, si può fare attenzione anche alla manutenzione dell’apparecchio. Una cura ad hoc, infatti, consente di usare un dispositivo di classe F come se fosse uno di classe D. Come? Ad esempio, pulendo regolarmente gli interni, i filtri e gli spazi in cui possono accumularsi residui di sporco e di detersivo per ottimizzare le performance dell’elettrodomestico ed evitare sprechi. Sono davvero piccole attenzioni che però possono fare la differenza nel quotidiano.
Oltre a puntare ad avere una classe energetica alta dell’abitazione e degli elettrodomestici e a migliorare i dispositivi vecchi della classe energetica F, é fondamentale scegliere bene il fornitore di energia.
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