Il 14 marzo é stato approvato dal Parlamento Europeo il testo normativo sulle cosiddette case green. Si tratta di una direttiva che prevede la ristrutturazione degli immobili affinchà© siano sempre più sostenibili per l’ambiente e utilizzino sempre di più energie rinnovabili. Secondo le disposizioni approvate, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028. Gli edifici residenziali dovranno essere ristrutturati per rientrare almeno nella classe E entro il 2030, in classe D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e per quelli pubblici gli interventi necessari a farli diventare case green andranno eseguiti entro il 2027 per le classi E e F. Un prossimo appuntamento relativamente alla discussione di questi provvedimenti é in programma per la fine di agosto 2023.
Cosa prevede la normativa case green?
Attualmente, in Italia, più del 70% delle abitazioni (oltre 10 milioni di unità ) figura all’interno di una classe energetica E, F o G e quindi é al di sotto dei parametri richiesti dalla nuova Direttiva sulle case green. Ciò significa che, nell’ottica di concretizzare le nuove disposizioni normative a livello europeo, non sono poche le proprietà immobiliari che potrebbero perdere il loro valore di mercato attuale ove non fossero apportati gli adeguamenti richiesti. Ma che cosa vuol dire case green? Per non farsi trovare impreparati, sarebbe bene richiedere una perizia e valutazione tecnica del proprio immobile e avvalersi di una consulenza professionale per capire il da farsi, stabilendo se sia meglio vendere o far realizzare una serie di interventi come pannelli solari, impianti fotovoltaici, pompe di calore, cappotti termici e altre opere di isolamento termico.
Che cos’é la casa green?
Facciamo un passo indietro. Era il 14 marzo 2023 quando il Parlamento UE, come anticipato, approvava il testo sulla direttiva EPBD sulle case green, un pacchetto di misure finalizzato a promuovere la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici a elevata efficienza energetica. Cosa sono le case green? L’espressione indica immobili con risparmio energetico ed emissioni di gas nocivi pari o vicini allo zero. L’obiettivo della direttiva é quello di incentivare le ristrutturazioni di edifici privati e pubblici nel vecchio continente, al fine di ridurre i consumi energetici e l’utilizzo delle fonti fossili tradizionali, contenendo le emissioni di CO2 e rendendo le abitazioni più confortevoli ed ecologiche. Il testo della direttiva in questione rientra nel progetto Fit for 55, con cui l’UE vuole ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990, per promuovere la cosiddetta transizione verde. àˆ stato calcolato che, mediamente, gli edifici rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36% dell’emissione di gas nocivi.
Cosa bisogna fare per avere una casa green?
In base a quanto previsto dalla direttiva europea sulle case green, gli Stati membri sono tenuti a presentare piani nazionali per la riqualificazione energetica degli edifici. àˆ considerato prioritario l’intervento sul 15% degli edifici più energivori che, dai diversi Paesi UE, andranno collocati nella classe energetica più bassa, la G. Per quel che riguarda l’Italia, sono circa 1,8 milioni gli edifici residenziali appartenenti a questa categoria su 12 milioni complessivi. Gli immobili che invece restano esclusi dalla direttiva sulle case green in Europa includono monumenti, edifici con valore storico e architettonico, chiese e altri luoghi di culto, edifici a uso temporaneo, seconde case se adoperate per un periodo inferiore ai quattro mesi annui, abitazioni unifamiliari di superficie inferiore a 50 metri quadri.
Quanto costa una casa green?
Quanto costa far diventare gli immobili esistenti delle vere e proprie case green secondo le nuove norme europee? Una stima é stata fatta in tempi recenti da Silvi Costruzioni Edili, impegnata a progettare, costruire e realizzare fabbricati. Prima di passare alla somma frutto delle valutazioni dell’azienda specializzata nel settore edile, va precisato che la direttiva europea, laddove prevede che entro il 2030 gli edifici residenziali siano in classe E e che passino poi alla classe D entro il 2033, non intende le classi energetiche E e D usate attualmente nella classificazione tricolore. Secondo quella che potrebbe essere la nuova classificazione per i Paesi dell’UE solo il 45% delle case sarà di classe E-F-G. Detto questo, per adeguare un immobile alle prerogative delle case green della direttiva europea potrebbe essere richiesto un investimento di circa 60.000 euro. Solo le spese di coibentazione, del resto, possono superare i 35.000 euro.
I costi per costruire ex novo una casa green, invece, dipendono da diversi fattori, come il territorio di riferimento, la dimensione dell’immobile, la posizione, i materiali utilizzati, il livello di efficienza energetica desiderato e il costo della manodopera nella zona. Per dare un ordine di grandezza, la somma finale potrebbe comportare un aggravio del 20% in più rispetto a quella necessaria alla realizzazione di una casa tradizionale, anche se i benefici a lungo termine in termini di efficienza energetica e diminuzione dell’impatto sull’ambiente possono essere notevoli.
Oltre all’importanza e presto alla necessità di vivere in case green, é fondamentale la scelta del fornitore energetico.
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