Un impianto elettrico deve essere sempre realizzato a norma per poter garantire un elevato grado di sicurezza e per offrire grande efficienza dal punto di vista dell’energia, insieme a un abbattimento dei costi.
La corrente elettrica é l’elemento che ha cambiato per sempre la vita dell’uomo, dimostrandosi un prezioso alleato moderno, ma a parte gli innumerevoli vantaggi, esistono sprechi, svantaggi e pericoli che derivano da un suo errato utilizzo. Per abbatterli e garantire la sicurezza occorre rispettare le direttive previste dalla norma CEI 64-8/8-1 in materia di efficienza energetica.
I vantaggi di un impianto elettrico efficiente
Quando si parla di efficienza in termini di energia si fa riferimento ai consumi di un elettrodomestico, del riscaldamento, dei mezzi di trasporto. Gli elettrodomestici e gli impianti di elettricità di ultima generazione vengono prodotti con grande attenzione alla problematica del risparmio. Oggi abbiamo il vantaggio di poter usufruire di molti apparecchi che ci facilitano la vita, ma che hanno un costo in termini di denaro e di consumi di energia. Se però quando si acquista un elettrodomestico o ci si appresta a creare un impianto elettrico, si usano alcuni accorgimenti, si può arrivare a risparmiare diverse centinaia di euro in un anno. Più alta é la classe energetica più sarà efficiente l’apparecchio e inferiore il consumo. La spesa iniziale risulterà più alta, ma i costi verranno ammortizzati con il tempo.
Il termine efficienza in campo energetico indica la capacità di produrre il più alto quantitativo possibile di energia elettrica con il minore spreco. L’obiettivo é quello del risparmio, sebbene “efficienza” e “risparmio” non siano sinonimi. Infatti, con un impianto efficiente é comunque necessario compiere determinate operazioni per risparmiare, ma il margine di miglioramento previsto dalla CEI 64-8/8-1 é ampio e si differenzia a seconda dei settori. Ad esempio, nel campo dell’industria si può recuperare la dispersione energetica di vapori e fumi di scarico attraverso un’azione chiamata energy saving, per riutilizzarla per il riscaldamento. Per ridurre, invece, gli sprechi di energia destinata al riscaldamento termico ad uso domestico, il modo migliore per risparmiare é migliorare l’isolamento e la tenuta termica degli appartamenti.
Quali sono i requisiti che deve avere un impianto per essere a norma?
Un impianto elettrico é a norma se presenta determinate caratteristiche:
- dispone del salvavita;
- dispone di tutte le protezioni necessarie per i contatti di tipo diretto o indiretto;
- deve essere protetto dai sovraccarichi di corrente;
- deve prevedere lo scatto del contatore;
- l’impianto non deve essere unico ma sezionato e suddiviso in più parti per motivi di sicurezza.
Per quanto riguarda gli aspetti visibili anche dai meno esperti, non devono essere presenti fili scoperti, punti danneggiati, scintille, fumo o odore di combustione, zone sensibili non isolate dal contatto umano accidentale. In ultimo é necessaria una corretta e frequente manutenzione e l’osservanza di regole basilari come l’evitare il contatto diretto con l’uomo e con le sorgenti di acqua.
La normativa che regola la materia degli impianti é la CEI 64-8/8-1. Si suddivide in 4 settori e prende il nome di ” “Efficienza energetica degli impianti elettrici”. Gli obiettivi che si pone la norma sono:
- migliorare il comfort
- ridurre il consumo di energia elettrica
- evitare sprechi.
Il progetto della norma CEI 64-8/8-1 tiene in considerazione diversi aspetti come il profilo di carico, la disposizione dei circuiti, la disponibilità di produzione di energia locale, come ad esempio quella eolica o solare. Inoltre la domanda del mercato, i costi in bolletta e le offerte attuali nel mercato energetico e l’eliminazione o la riduzione delle perdite di energia sono tutti aspetti che restano validi e vanno tenuti sotto controllo sia nella riqualificazione di impianti preesistenti che nella costruzione di nuovi impianti di energia elettrica.
Tutte le tipologie di edifici vanno messe a norma. La norma CEI 64-8/8-1 si applica quindi a:
- abitazioni private
- locali commerciali
- locali industriali
- infrastrutture
Per sapere se un edificio é a norma occorre la dichiarazione di conformità dell’impianto che viene rilasciata da un tecnico installatore, in conformità con la nuova legge, al termine del collaudo. In alternativa viene rilasciata una dichiarazione di rispondenza per edifici che risalgono a prima dell’entrata in vigore della norma. Il certificato é rilasciato basandosi sui contenuti del modello D. M. 37/08. Qui sono elencati alcuni requisiti obbligatori:
- dati del responsabile d’impresa
- tipo di impianto
- materiali utilizzati
- rispondenza alla norma
Inoltre sono necessari alcuni allegati:
- progetto dell’impianto messo a norma
- schema dell’impianto
- materiali
- prova dell’iscrizione alla Camera di Commercio della ditta che esegue i lavori.
Sicurezza, efficienza e consigli utili per risparmiare sulla bolletta
Adeguare un impianto elettrico alla norma permette di renderlo non solo più sicuro, ma anche più efficiente diminuendo significativamente i consumi dell’energia elettrica, in particolare se si sceglie un fornitore di energia che sia trasparente nei costi e offra soluzioni tagliate sulle nostre abitudini. Ad esempio, wekiwi ha ideato il sistema di Carica Mensile che permette di eliminare le fatturazioni forfettarie scegliendo l’importo della propria carica basandosi sui consumi effettivi e adattandolo a seconda delle esigenze.