Sullo stand by degli elettrodomestici ognuno ha da dire la propria opinione, ma quanti conoscono realmente i pro e i contro?
Uno degli argomenti più caldi e controversi, capace di animare le cene tra amici o far discutere la famiglia é quello relativo allo stand by degli elettrodomestici. In realtà la confusione sul tema é tanta e anche le fonti più autorevoli si fanno portavoci di pareri discordanti e spesso frutto di interessi economici poco nobili.
Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza…
Con il termine stand by si intende la modalità d’attesa, cioé quella condizione che permette ai dispositivi elettronici di restare attivi anche se inutilizzati e pronti ad un impiego immediato magari ricorrendo ad un telecomando. Questa modalità viene il più delle volte messa in evidenza dalla famosa “luce rossa†generata da un dispositivo led integrato nell’apparecchio e spia del fatto che questo stia comunque consumando dell’energia; ma quanta? In realtà non molta. Sembra infatti che staccando le spine di questa tipologia di elettrodomestici e quindi di televisori, decoder, sistemi HiFi, o computer, si possa risparmiare un totale di 50 euro sul costo annuale della bolletta e non perchà© sia il led in sà© a consumare ma perchà© la corrente deve necessariamente alimentare una serie di circuiti interni.
La questione cambia se si prendono in considerazione dispositivi semplici e a volte anche privi di led come alimentatori e caricabatterie il cui consumo é talmente irrisorio che anche rimuovendoli dalle prese alcuni studi riportano che al massimo porterebbero ad un risparmio di 2 euro l’anno.
I pareri discordanti
Naturalmente, a fronte di chi sottolinea che queste cifre siano poca cosa, i sostenitori del contrario fanno notare che in una normale abitazione, o ancor peggio in un ufficio, di sistemi collegati alla corrente ce ne sono a decine e che la somma totale di essi finisce per incidere inutilmente e negativamente non solo sulle tasche delle persone ma anche sulla salute dell’ambiente.
In ogni caso spegnere un dispositivo elettronico direttamente dall’interruttore generale é un gesto molto semplice che non costa nulla se non la fatica di compiere qualche passo, di alzarsi dal letto o dal divano. Per i più pigri invece basterebbe semplicemente utilizzare una ciabatta al fine di evitare quei movimenti bruschi che rappresentano un pericolo per la salute della schiena.
In ogni caso la nostra bolletta elettrica dipende da numerosi fattori come la tipologia di impianto elettrico, l’età e l’efficienza degli elettrodomestici e le abitudini di consumo, ma un vero passo in avanti si compie avendo consapevolezza delle proprie azioni e magari monitorando i consumi così da capire se gli elettrodomestici in stand by finiscono per incidere realmente sulla spesa familiare. L’utilizzo di app e fornitori smart potrebbe quindi essere un supporto valido e utile.